Associazione Amici Di Pietro Annigoni Per La Solidarietà Fra I Popoli


Rossella e Pietro
Rosa Segreto, Rossella per gli amici e i parenti, nasce nel 1942, il 20 di dicembre, da una famiglia medio borghese.
A causa del lavoro del padre trascorre l’infanzia viaggiando per tutta l’Italia. Fin da piccola mostra un carattere espansivo e solare, generosa con i compagni di gioco, amante degli animali e della natura in generale.
Dimostra ben presto una spiccata attitudine al disegno. Attitudine che segnerà, in futuro, il suo destino.
Compie gli studi primari in giro per l’Italia e spera di poter frequentare il Liceo Artistico, incoraggiata dal padre che ne apprezza il talento. Ma all’età di tredici anni, con la morte del padre, i sogni artistici svaniscono e deve ripiegare sugli studi magistrali e pedagogici, preferiti dalla madre che li riteneva più adatti ad una donna.
In questo periodo conosce un giovane di cui si innamora e che sposa nel 1962, all’età di 19 anni.
La giovane coppia si trasferisce a Milano dove ben presto, però emergono profonde incompatibilità che la portano alla separazione.
Rossella allora comincia a lavorare nella moda come indossatrice e continua a viaggiare sia in Italia che all’estero.
È proprio in uno di questi viaggi alla volta degli Stati Uniti, nel settembre del 1966, che conosce il pittore Pietro Annigoni. Fra i due nasce una simpatia basata su convergenze di spirito e di gusti, che presto si trasforma in una grande stima ed in una totale reciproca fiducia.
La grande simpatia, le affinità elettive, la passione che Rossella mostra per la pittura, il tenero affetto che nasce fra i due, li porta più tardi al matrimonio.
Rossella si preoccupa di alleggerire suo marito da tutte le seccature domestiche e trova anche il tempo di fare il “garzone di bottega”: lo aiuta infatti in tutte quelle mansioni che fanno da corollario al dipingere vero e proprio. Intanto osserva ed apprende. Comincia a dipingere e riprende anche gli studi. Frequenta la Facoltà di Biologia presso l’Università di Firenze, ma gli impegni del marito e i continui viaggi non le consentono di continuare.
D’altronde l’interesse prioritario di Rossella è il benessere della sua famiglia. Segue sempre il marito durante i grandi cicli di affreschi realizzati in Italia ed all’estero e lavora sulle impalcature come qualsiasi altro allievo.
Condivide con lui l’amore verso il prossimo svantaggiato ed insieme a lui opera in suo aiuto.
Il loro matrimonio è felice, caratterizzato da un sentimento di totale reciproco altruismo, di grande affetto e dura fino alla morte di Pietro.
Rossella avverte la solitudine ma la pienezza della vita vissuta col Maestro, la grande esperienza acquisita durante i viaggi in tutto il mondo, gli incontri con personaggi di grande rilievo, le indicano la strada che da lì a qualche anno, intraprenderà.
L’occasione le si presenta nel 1991, quando viene invitata ad unirsi ad un gruppo parrocchiale, guidato da un Padre Gesuita, che si reca in Burkina Faso.
L’impatto con una vita dura oltre l’immaginabile, dove la realtà supera di gran lunga il nostro concetto di povertà, dove le malattie e la mortalità vincono qualunque resistenza, insieme alla composta dignità di un popolo che, malgrado tutto, riesce ad accogliere lo straniero con calore e generoso senso dell’ospitalità, determinano in Rossella la voglia di fare qualcosa per questo popolo e dare così una impronta diversa alla propria vita.
Del resto Pietro e Rossella condividevano l’idea che i frutti del talento, le capacità intellettuali ed imprenditoriali, debbano essere messi al servizio di tutta la società perché solo in tal modo se ne convalida l’esistenza e si può contribuire allo sviluppo e ad un progresso equo, gettando le basi per una pace duratura.
Su questa idea, e per onorare la memoria del suo amatissimo compagno, Rossella decide di fondare una associazione che perpetui il suo pensiero e la sua memoria.
Così nel 1996 fonda l’Associazione Amici di Pietro Annigoni per la solidarietà fra i popoli.
Un poco alla volta, in qualità di Presidente dell’Associazione, Rossella ha promosso e portato a termine tante iniziative. Continua a recarsi ogni anno in Burkina per ascoltare le richieste, valutare i bisogni e portare il suo aiuto. Il suo intervento è a tutto campo: forages (pozzi artesiani) sono stati perforati nell’area di Dissin, in quella di Ligmwaare e Bobra. A Bobra è stata costruita una scuola, già funzionante da vari anni. A Nanoro ha fatto edificare due padiglioni del nuovo Ospedale dei Padri Camilliani: quello del Pronto Soccorso e quello di Pediatria.
In questi anni è stata terminata la costruzione di un grande Centro di Ricerche Biomolecolari che porta il nome di Pietro Annigoni e che gode della collaborazione dell’Università di Ouagadougou e di molte Università straniere tra cui l’Università di Tor Vergata di Roma, quella di Brescia, quella di Toronto (in Canada) e molte altre.
Ha istituito 15 borse di studio presso l’Università di Ouagadougou ugualmente divise tra le facoltà scientifiche e quelle letterarie, per promuovere la formazione di una classe dirigente.
Di pari passo, combatte l’analfabetismo tramite una forma di adozione a distanza mirata alla scolarizzazione dei bambini e tramite corsi serali per l’alfabetizzazione degli adulti. Attualmente, circa duemila bambini (i dati sono del 2009) hanno potuto già conseguire la licenza elementare ed altri seicento sono tuttora a scuola.
Accanto a tutto ciò, non dimentica di dare una mano ai carcerati, ai bambini denutriti, alle scuole professionali che rifornisce di tessuti, di filati ed ogni tipo di materiale didattico. Invia ogni anno uno o due container con tutto quello che riesce a procurarsi: cibo, indumenti, letti d’ospedale, culle, tessuti, sandali, materiali scolastici, attrezzi da lavoro, pannelli solari, pompe ad immersione e persino tetti di lamiera…
Tutto ciò comporta un’enorme mole di lavoro che viene distribuita durante tutto l’anno: tre mesi sono dedicati alle adozioni a distanza, tre mesi al recupero di materiali per i container, tre mesi per eventuali iniziative finalizzate alla promozione ed al reperimento di fondi per le opere murarie e gli altri tre mesi per l’amministrazione e la preparazione del viaggio in Burkina Faso.
Richieste d’aiuto sono arrivate recentemente da altri paesi e Rossella si rammarica di non avere, al momento, la possibilità di attuarle, ma si capisce che già pensa al modo di realizzarle.
Per questo suo impegno Il Governo del Burkina Faso il 23 novembre del 2009 l'ha nominata Console Onorario. 
BFaso
Alcuni video documentari

Canale10dieci | 24 febbraio 2010

Corina Angeli incontra Rossella Annigoni Console Onorario Burchina Faso Canale Dieci VIP
regia di Paolo Del Bianco


Intervista a Rossella Segreto Annigoni per l'inaugurazione della Mostra di Pietro Annigoni alla Rocca Roveresca di Senigallia 19 giugno 2010


Venezia

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